Pranzo etnico per la giornata dei poveri

«I poveri li avete sempre con voi» (Mc 14,7), è questa l’icona biblica che guida la riflessione per la V Giornata Mondiale dei Poveri che celebreremo il prossimo 14 novembre. L’icona dell’unzione di Betania dove Gesù si lascia ungere i piedi da quella donna che si era intrufolata in casa mentre cenavano, è anticipazione profetica della sua morte. Gesù è il povero che rappresenta tutti i poveri perché condivide con tutti la povertà della condizione umana. Così scrive il Papa nel suo messaggio per la Giornata dei Poveri:

«Gesù non solo sta dalla parte dei poveri, ma condivide con loro la stessa sorte. Questo è un forte insegnamento anche per i suoi discepoli di ogni tempo. Le sue parole “i poveri li avete sempre con voi” stanno a indicare anche questo: la loro presenza in mezzo a noi è costante, ma non deve indurre a un’abitudine che diventa indifferenza, bensì coinvolgere in una condivisione di vita che non ammette deleghe. I poveri non sono persone “esterne” alla comunità, ma fratelli e sorelle con cui condividere la sofferenza, per alleviare il loro disagio e l’emarginazione, perché venga loro restituita la dignità perduta e assicurata l’inclusione sociale necessaria».

“Condivisione” è stata la parola guida che ci ha portato ad organizzare questo pranzo che è semplicemente un segno e non la risposta definitiva. Tutto nasce apparentemente per caso ma è frutto di condivisione, innanzitutto di Fadhel che vuole mettere a disposizione il suo saper cucinare per condividere un piatto della sua tradizione con le persone che tutte le mattine incontra nella distribuzione del pane e di prodotti da forno che avviene nel Centro Pastorale di Sant’Alberto. Condivisione tra i volontari della Parrocchia, dei Gruppi Vincenziani, dell’associazione Nuova Sorgente onlus che hanno voluto allargare la proposta iniziale di Fadhel. E così ha preso forma il pranzo di sabato 6, Fadhel cucinerà il cous cous tunisino per più di cento persone. Con chi potrà e sarà munito di Green Pass pranzeremo insieme nel salone del Centro Pastorale, a chi non potrà sarà dato il pranzo da asporto. Ci dispiace non poter raggiungere tutti, lo spazio è un limite insuperabile. Ci saranno gli utenti del Pane Quotidiano e rappresentanti degli utenti dei Gruppi di Volontariato Vincenziano della città, trapanesi e nuovi trapanesi di origine Magrebina, culture e fedi che si incontrano, volontari e assistiti che si confondono dove non si capisce più chi aiuta chi ma semplicemente siamo “Fratelli tutti”.